Calcio
Calorosa accoglienza per Chicco Evani al "Milan Club Canosa"
Ha presentato il libro autobiografico "Non chiamatemi Bubu"
Canosa - giovedì 5 ottobre 2023
22.07
Calorosa accoglienza per il campione Alberico Evani, per tutti Chicco, che lo scorso 28 settembre è stato ospitato presso la sede del "Milan Club Canosa" dove ha incontrato la dirigenza con in testa il presidente Ivan Matarrese e i tesserati rossoneri. Ad un anno dall'inaugurazione della locale sede, in un palazzo storico della città, Chicco Evani è il secondo calciatore famoso del Milan a far visita, dopo Gianni Rivera, entrambi accomunati dalla sconfitta in una finale dei mondiali di calcio con la maglia della Nazionale, sempre contro il Brasile nel 1970 e 1994. Nel corso dell'incontro Chicco Evani ha consegnato una maglia rossonera autografata a Sabino Muscaritolo, socio onorario del "Milan Club Canosa" che all'unanimità ha deciso la donazione per il suo 60° compleanno. Inoltre, come da programma, sono state effettuate le consegne delle tessere 2023/24 e dei gift-box ai soci con le foto insieme a Chicco Evani che ha firmato autografi ai presenti.
La serata è proseguita al Ramses Risto-Pub, con la presentazione del libro autobiografico "Non chiamatemi Bubu" per Mondadori Electa, scritto da Chicco Evani con la giornalista Lucilla Granata. Un incontro significativo dove è emerso il ritratto di un grande uomo, dalla forte personalità, pregna di raffinata eleganza, legata ai valori e alla famiglia, che in carriera è stato un giocatore molto combattivo e generoso. Ad evidenziarlo anche Arrigo Sacchi nella prefazione scrivendo : "Chicco Evani si racconta in un libro ricco di umanità e aneddoti. Scrive dell'amore che fin da bambino ha avuto per il calcio. Una passione irrefrenabile verso il pallone, definito 'un amico fidato e sincero'. Parla della sua numerosa famiglia, dei suoi fratelli e dei suoi laboriosi genitori a cui deve tanto, anche se non hanno mai dimostrato il loro affetto". Chicco Evani è un professionista di altissimo spessore, sia in campo che fuori, ed in questi anni, lo sta dimostrando anche da tecnico, vincendo l'Europeo 2020 con la Nazionale, da vice di Roberto Mancini.
Ripercorsi alcuni momenti salienti della sua straordinaria carriera, attraverso le risposte alle domande del moderatore dell'incontro Riccardo Zagaria con i dettagli delle memorabili vittorie indossando la maglia del Milan dove "sono stato benissimo per tanto tempo e mi sono anche molto divertito. Ho vissuto emozioni incredibili, vittorie straordinarie, ho conosciuto compagni di squadra e amici che non ho mai perso negli anni. Anche dopo la fine della mia carriera". Interessante la presentazione del libro "Non chiamatemi Bubu", un'intitolazione d'opera volta a sottolineare come uno dei soprannomi affibbiategli durante la carriera non fosse gradito, al contrario dell'appellativo "Chicco", che gli è più congeniale, cui ha fatto seguito la cena di gala con l'ospite Evani, straordinario uomo di calcio, molto apprezzato anche per la sua eleganza e sensibilità nella vita di tutti i giorni.
Riproduzione@riservata
La serata è proseguita al Ramses Risto-Pub, con la presentazione del libro autobiografico "Non chiamatemi Bubu" per Mondadori Electa, scritto da Chicco Evani con la giornalista Lucilla Granata. Un incontro significativo dove è emerso il ritratto di un grande uomo, dalla forte personalità, pregna di raffinata eleganza, legata ai valori e alla famiglia, che in carriera è stato un giocatore molto combattivo e generoso. Ad evidenziarlo anche Arrigo Sacchi nella prefazione scrivendo : "Chicco Evani si racconta in un libro ricco di umanità e aneddoti. Scrive dell'amore che fin da bambino ha avuto per il calcio. Una passione irrefrenabile verso il pallone, definito 'un amico fidato e sincero'. Parla della sua numerosa famiglia, dei suoi fratelli e dei suoi laboriosi genitori a cui deve tanto, anche se non hanno mai dimostrato il loro affetto". Chicco Evani è un professionista di altissimo spessore, sia in campo che fuori, ed in questi anni, lo sta dimostrando anche da tecnico, vincendo l'Europeo 2020 con la Nazionale, da vice di Roberto Mancini.
Ripercorsi alcuni momenti salienti della sua straordinaria carriera, attraverso le risposte alle domande del moderatore dell'incontro Riccardo Zagaria con i dettagli delle memorabili vittorie indossando la maglia del Milan dove "sono stato benissimo per tanto tempo e mi sono anche molto divertito. Ho vissuto emozioni incredibili, vittorie straordinarie, ho conosciuto compagni di squadra e amici che non ho mai perso negli anni. Anche dopo la fine della mia carriera". Interessante la presentazione del libro "Non chiamatemi Bubu", un'intitolazione d'opera volta a sottolineare come uno dei soprannomi affibbiategli durante la carriera non fosse gradito, al contrario dell'appellativo "Chicco", che gli è più congeniale, cui ha fatto seguito la cena di gala con l'ospite Evani, straordinario uomo di calcio, molto apprezzato anche per la sua eleganza e sensibilità nella vita di tutti i giorni.
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