Canosa Calcio 1948
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Canosa Calcio 1948: Metti, una sera a cena

A tavola per rinsaldare l’amicizia nata sul terreno di gioco

"Metti, una sera a cena" non è solo il titolo di un film di Giuseppe Patroni Griffi ma è anche un momento di unione e convivialità per i componenti della squadra del Canosa Calcio 1948 che dagli anni novanta, rinnova con periodicità questo incontro a tavola, per rinsaldare l'amicizia nata sul terreno di gioco, negli spogliatoi e poi fuori dal campo. Venerdì scorso, in un noto locale a due passi dallo stadio comunale "San Sabino" si sono ritrovati a cena: Francesco Ventola, Mimmo Caricola, i fratelli Franco e Mimmo Merafina, i fratelli Salvatore e Luigi Trallo, Sabino Germinario, Vincenzo Di Nunno, Francesco Caputo, Tonio Di Nunno, Francesco Colucci, Luigi Daddabbo, Alfonso Mennuni, Michele D'Ascoli, Nicola Fiorilli, Nicola Vurchio, Riccardo Verderosa, Giovanni Iacovone, Oreste Pippo, Fabio Milillo e Roberto Lattanzi. Il valore dell'unità amichevole è stato enfatizzato dall'ex calciatore Francesco Ventola che sui social ha scritto """Il calcio per me è stata una scuola di Vita. I mitici anni '90 del Canosa Calcio 1948: si entrava in campo con l'obiettivo di onorare la maglia, dare il massimo, soddisfare i tifosi e vincere con tecnica e cuore. Con quella squadra sono stati raggiunti i risultati migliori di tutti i tempi e con poche lire! Autentica passione!"""

Non da meno, il commento di mister Mimmo Caricola, a Canosa nella duplice veste di calciatore prima e allenatore dopo :""Questo incontro a cena rappresenta la parte pulita e bella del calcio. Il Canosa Calcio degli anni '90, un gruppo formato da calciatori normali che hanno fatto cose straordinarie perché si rispettavano e si volevano bene oltre il calcio. Perchè qualche fenomeno deve ricordarsi che il calcio passa ma le persone restano! """ Mentre, Cesare Di Nunno ha ringraziato Gianluigi Trallo per l'invito a cena, coincidente con la ricorrenza dei 24 anni dalla morte di suo padre Felice Di Nunno, massaggiatore del Canosa Calcio 1948: "Mi hai dato la possibilità di rivedere e abbracciare coloro che sono passati sotto le sue mani per molti anni. Pura coincidenza? Credo di sì e sicuramente lui ne sarà Felice""".

L'occasione è stata propizia per il decano dei tifosi del Canosa Calcio 1948, Massimo Silvestri di parlare di quel periodo rivedendo i suoi beniamini : """Non so se questo Canosa è stato il più forte in assoluto, ma con certezza, posso dire che è quello che, nel decennio 86/96, ha regalato ai tifosi canosini le emozioni più grandi!" - Esordisce cosi Massimo Silvestri nel breve riepilogo storico sulla squadra rossoblu che """ sotto la presidenza Falcetta, sono stati disputati 5 campionati consecutivi di serie D, giocando sfide memorabili contro squadre di città molto più blasonate di noi, come Benevento, Taranto, Teramo, Nocerina, Brindisi, solo per citarne alcune che hanno segnato la storia del calcio canosino. Se questi uomini, una volta ragazzi, - aggiunge Massimo Silvestri - dopo 35 anni hanno ancora voglia di stare insieme, e lo fanno con periodicità, qualcosa vorrà pur dire? Stavano bene insieme, componevano un gruppo di calciatori poi diventati amici, che coesi e uniti, si sentivano a casa tra le mura del campo "Sabino Marocchino" di Canosa. Erano i calciatori giusti nel momento giusto, al posto giusto e noi Sconvolts, come tutta la tifoseria canosina, li voleva un sacco di bene."""

Poi, Massimo Silvestri entra nei dettagli dei ricordi: """Se associo qualche aneddoto o qualche goal particolare a qualcuno di loro? Beh, senza far torto a nessuno, né citerò giusto qualcuno: Giovanni Jacovone e le sue esultanze con annessa capriola; Gino Daddabbo che se faceva goal si faceva tutto il campo per venire ad esultare sotto la nostra curva arrampicandosi alla recinzione, o anche il generoso Fabio Milillo sempre pronto a saltare con noi; le magistrali punizioni di Nicola Vurchio, indelebile quella contro un Taranto grandi firme, che valsero la vittoria ad un Canosa denominato ammazza grandi. Non da meno uno strepitoso goal di Franco Caputo allo stadio "Santa Colomba" di Benevento davanti a 5 mila spettatori tra cui un centinaio di ultras rossoblu. Ma ancora l'eleganza la classe e quando serviva la rudezza e l'efficacia del mitico difensore centrale Riccardo(Cuor di Leone) Verderosa, l'efficacia e la concretezza di Gianluigi Trallo, potrei continuare all'infinito ma avevo premesso di citarne solo alcuni di aneddoti e goal. "

Dalla storia all'attualità, alla nuova proprietà del Canosa Calcio 1948, il tifoso Massimo Silvestri suggerisce: """di individuare prima degli uomini e poi dei calciatori utili alla causa rossoblu. Sarebbe bello se tra una trentina di anni, i calciatori del Canosa Calcio 1948, targato stagione 2023/2024, si incontrassero a cena come continuano a fare quelli del decennio 86/96. Vorrebbe dire che hanno realizzato a Canosa qualcosa di grande!""" Un consiglio pregno di valori e di saggezza maturata negli anni al seguito della squadra rossoblu per sostenerla nei periodi migliori ed anche in quelli negativi ma sempre vicino in casa anche negli allenamenti e nelle trasferte.
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