Francesco Moser e Sabino Patruno
Francesco Moser e Sabino Patruno
Ciclismo

La Coppa San Sabino deve continuare la sua storia

La nota di Sabino Patruno presidente dall'ASD Gruppo Sportivo Patruno al quarantennale di attività

Quest'anno, la 73^ Edizione della Coppa San Sabino, organizzata dall'ASD Gruppo Sportivo Patruno, non si è svolta in concomitanza con la Festa Patronale a Canosa di Puglia. Nel corso della sua storia ha rappresentato uno degli eventi clou della festa patronale estiva oltre ad essere una delle gare ciclistiche più seguite nel sud Italia. L' Albo d'Oro della Coppa San Sabino annovera molti campioni che dal 1951 sino al 2023 sono saliti sul gradino più alto del podio, tra i quali : i canosini, il compianto Leonardo Marcovecchio ed Antonio Iacobone, e poi, Luciano Rabottini, il due volte iridato di ciclocross Vito Di Tano e Giulio Pellizzari la nuova speranza del ciclismo italiano che quest'anno al Giro d'Italia è giunto secondo nella classifica degli scalatori alle spalle di Tadej Pogacar e l'anno prossimo correrà con la Red Bull Bora Hansgrohe. Negli ultimi anni, alla Coppa di San Sabino hanno gareggiato campioni del calibro di : Jai Hindley , l' australiano che nel 2022 ha vinto il Giro d'Italia ; i colombiani Einer Rubio che quest'anno è giunto settimo al Giro d'Italia e Santi Buitrago che ha gareggiato alle Olimpiadi del ciclismo su strada in Francia. La Coppa San Sabino deve continuare la sua storia, è la richiesta di molti sportivi ed appassionati di ciclismo che in questi giorni hanno scritto centinaia di post sui social invitando autorità ed imprenditori a sostenere l'organizzazione della gara molto seguita durante la festa patronale.

Con una nota di queste ore, è intervenuto Sabino Patruno presidente dall'ASD Gruppo Sportivo Patruno al quarantennale di attività: """Non sono abituato a fare o a correre dietro polemiche sterili e inutili. – Esordisce così patron Sabino Patruno, Stella di Bronzo al Merito Sportivo - Da sempre la mia società, il G.S. Patruno, insieme al mio staff di simpatizzanti e collaboratori, ha dato lustro alla città di Canosa di Puglia , che mi ha dato i natali e in cui mi pregio di vivere, e all'intero movimento ciclistico italiano e più propriamente meridionale. Tante le manifestazioni ciclistiche organizzate, in varie specialità e categorie e, dai primi anni duemila, la ciliegina sulla torta della "Coppa San Sabino", ogni 2 agosto, la classica tra le più amate e importanti del ciclismo italiano nella categoria élite/under 23. Gare di cotanto livello portano via risorse, tante risorse! E parlo di denaro, tanto denaro ! L'esposizione finanziaria, in parte coperta da fondi che vanno ricercati nella casse della mia famiglia, grazie alla quale in questi ultimi anni la manifestazione ha potuto prendere vita, per l'edizione 2024 era così tale – circa 40mila euro –, unita all'abbandono di alcune aziende che ci aiutavano, che non mi hanno consentito di iscrivere la gara nel calendario federale, in modo da rispettare la storica data del 2 agosto. Ben 26 squadre di Club e Continental Uci avevano richiesto la partecipazione. La Coppa San Sabino - continua patron Sabino Patruno - è una manifestazione ciclistica affascinante. Il circuito urbano ed extraurbano della nostra splendida Canosa, unita quasi sempre a temperature roventi, presta il fianco a gare dalla qualità elevata. I corridori poi, provenienti da tutto il territorio nazionale e non solo, la maggior parte dei quali entrano poi nel mondo professionistico (Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta d'Espana), fanno il resto, dando vita molto spesso a "battaglie" epiche! Certo, abbassando il livello della manifestazione, riducendo così in maniera importante i costi della stessa, portando la gara, com'era alcuni decenni orsono sotto altre insegne, ad essere corsa da categorie amatoriali, sarebbe stata la cosa più semplice e immediata da fare. Non me la sono sentita! La Coppa San Sabino - evidenzia il presidente dall'ASD Gruppo Sportivo Patruno- è e rimane una classica, una classica con la "C" maiuscola, è non può essere altro! Non ci sono colpe e non ci sono colpevoli, sia chiaro! Chiedo, visto l'interesse in merito manifestato dalla cittadinanza canosina, soprattutto sui social, e da numerosi appassionati di sport, di non considerare la Coppa San Sabino una sola gara ciclistica, bensì un grande evento che appartiene al patrimonio storico, sportivo e culturale della nostra amata città. Sono un uomo di grandi sfide! Ci sono ancora i termini per poter effettuare l'edizione 2024; la stagione su strada si conclude in ottobre e siamo ancora in agosto! Se nascono in queste settimane condizioni precise, parlo di interesse da parte di aziende locali ed istituzioni, sono pronto ad iscrivere la gara al calendario federale. Organizzare gare ciclistiche per me non è un problema! In passato, nonostante varie problematiche, anche di salute, ho messo su manifestazioni sportive nel giro di pochissime settimane. Ricordo che la Coppa San Sabino ha una storia lunga 73 anni: è nata infatti nel 1951, curata e organizzata dalla Società Sportiva Canosa, poi G.S. Italia, di cui faceva parte Cosimo Patruno, mio papà ed io, sempre al suo fianco, nella prima edizione ero addetto al suono della campana dell'ultimo giro, quella campana che adesso - conclude il presidente Sabino Patruno - sto suonando per attirare l'attenzione dovuta ad una gara che è nel cuore di tutti i cittadini e sportivi della nostra bella e amata Canosa"""
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