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Santa Maria di Leuca «Questo traguardo è dedicato ad Alex»
Si è conclusa la grande staffetta Tricolore di Obiettivo3 ideata da Zanardi
Puglia - martedì 30 giugno 2020
17.29
Alle ore 18,00 di lunedì 29 giugno 2020, la Direzione Sanitaria dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Siena del Policlinico Santa Maria alle Scotte, dove è ricoverato Alex Zanardi a seguito dell'incidente stradale dello scorso 19 giugno, ha informato sulle attuali condizioni cliniche: «Nell'ambito delle valutazioni diagnostico-terapeutiche effettuate dall'équipe che ha in cura l'atleta, è stata effettuata una TC di controllo. Tale esame diagnostico ha evidenziato un'evoluzione dello stato del paziente che ha reso necessario il ricorso ad un secondo intervento di neurochirurgia. Dopo l'intervento, durato circa 2 ore e mezza, Alex Zanardi è stato nuovamente ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dove resta sedato e intubato: le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, la prognosi rimane riservata» . Inoltre, «L'intervento effettuato – ha dichiarato il direttore sanitario dell'Aou Senese Roberto Gusinu – rappresenta uno step che era stato ipotizzato dall'équipe. I nostri professionisti valuteranno giorno per giorno l'evolversi della situazione»
Mentre domenica scorsa la grande staffetta Tricolore di Obiettivo3 ha tagliato il traguardo di Santa Maria di Leuca, l'ultimo in programma, accompagnata da una folla festante, da tanta commozione e da un messaggio di Daniela Zanardi. «E'stato bellissimo. Oggi Alex sono questi ragazzi. E non solo oggi, ne hanno tutti un bel pezzo dentro» . Con queste parole Daniela Manni, moglie di Alex Zanardi, ha voluto mandare un messaggio scritto agli atleti di Obiettivo3 che domenica pomeriggio hanno portato a termine la grande staffetta. Daniela ha seguito l'arrivo di nascosto, in video chiamata dalla Toscana, non ha parlato, ma ha scelto di far recapitare queste brevi e toccanti parole a tutti i presenti. La missione a cui Alex tiene così tanto è compiuta, domenica si sono completate le ultime due tappe che da Porto Cesareo, con fermata a Santa Cesarea Terme, hanno portato il testimone a Santa Maria di Leuca, in piazza Giovanni XIII, il tacco d'Italia, lì dove Adriatico e Ionio si fondono. Lì dove i marinai hanno issato al cielo la bandiera di Obiettivo Tricolore, il simbolo di questo progetto di rinascita, al culmine di una giornata dalle emozioni fortissime. A portare il testimone al traguardo sono stati sia gli staffettisti designati fin dall'inizio, Samantha De Montis e Andrea Quarta, sia il direttore sportivo Pierino Dainese, accompagnati da quasi 30 atleti di Obiettivo3. La loro presenza non era inizialmente prevista, ma dopo l'incidente occorso a Zanardi hanno voluto esserci a tutti i costi, anche sobbarcandosi 20 ore di viaggio in due giorni. Sì perché la staffetta, partita il 12 giugno da Luino per lanciare un messaggio di ripartenza all'Italia, dopo l'incidente di Alex ha assunto un valore ancor più simbolico. L'obiettivo era portare a termine questo viaggio a cui Zanardi teneva particolarmente, per dare ancora più forza al campione bolognese nel momento del bisogno. E al traguardo tutti gli atleti sono scoppiati in un enorme pianto liberatorio.
Ha voluto esserci anche il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, che ha dichiarato: «I ragazzi hanno compiuto una vera impresa, portando a termine un'iniziativa meravigliosa voluta fortemente da Alex» . Commosso anche il commissario tecnico della nazionale di paraciclismo, Mario Valentini: «Nella mia carriera da ct ho vinto 99 medaglie, Alex mi ripeteva sempre che voleva regalarmi la centesima. Per me questa staffetta rappresenta la centesima medaglia» . All'arrivo, così come in tutte le tappe precedenti, i paraciclisti sono stati accolti da una marea di appassionati festanti e commossi allo stesso tempo, che hanno voluto sposare questo messaggio per Alex. A guidare la carovana fino alla fine, assieme a Barbara Manni, è stato Pierino Dainese: «Questo traguardo è dedicato ad Alex» , le parole del direttore sportivo. "L'entusiasmo con il quale la gente ci ha accolto dappertutto è la testimonianza di quanto questo campione sia amato e di quanto abbia dato a tutti noi» .
Obiettivo3 è un progetto ideato da Alex Zanardi, patrocinato da Federciclismo e Comitato Paralimpico Italiano, che mira a reclutare, avviare e sostenere persone disabili all'attività sportiva. Gli atleti, ai quali viene affidata l'attrezzatura in comodato d'uso gratuito, entrando nella comunità, oltre alla guida competente dei coach, trovano nei loro compagni punti di riferimento importanti per coltivare questa passione. Nei suoi primi tre anni di attività Obiettivo3 ha reclutato più di 70 atleti, che hanno già partecipato a decine di manifestazioni nazionali e internazionali, raggiungendo risultati notevoli.
Mentre domenica scorsa la grande staffetta Tricolore di Obiettivo3 ha tagliato il traguardo di Santa Maria di Leuca, l'ultimo in programma, accompagnata da una folla festante, da tanta commozione e da un messaggio di Daniela Zanardi. «E'stato bellissimo. Oggi Alex sono questi ragazzi. E non solo oggi, ne hanno tutti un bel pezzo dentro» . Con queste parole Daniela Manni, moglie di Alex Zanardi, ha voluto mandare un messaggio scritto agli atleti di Obiettivo3 che domenica pomeriggio hanno portato a termine la grande staffetta. Daniela ha seguito l'arrivo di nascosto, in video chiamata dalla Toscana, non ha parlato, ma ha scelto di far recapitare queste brevi e toccanti parole a tutti i presenti. La missione a cui Alex tiene così tanto è compiuta, domenica si sono completate le ultime due tappe che da Porto Cesareo, con fermata a Santa Cesarea Terme, hanno portato il testimone a Santa Maria di Leuca, in piazza Giovanni XIII, il tacco d'Italia, lì dove Adriatico e Ionio si fondono. Lì dove i marinai hanno issato al cielo la bandiera di Obiettivo Tricolore, il simbolo di questo progetto di rinascita, al culmine di una giornata dalle emozioni fortissime. A portare il testimone al traguardo sono stati sia gli staffettisti designati fin dall'inizio, Samantha De Montis e Andrea Quarta, sia il direttore sportivo Pierino Dainese, accompagnati da quasi 30 atleti di Obiettivo3. La loro presenza non era inizialmente prevista, ma dopo l'incidente occorso a Zanardi hanno voluto esserci a tutti i costi, anche sobbarcandosi 20 ore di viaggio in due giorni. Sì perché la staffetta, partita il 12 giugno da Luino per lanciare un messaggio di ripartenza all'Italia, dopo l'incidente di Alex ha assunto un valore ancor più simbolico. L'obiettivo era portare a termine questo viaggio a cui Zanardi teneva particolarmente, per dare ancora più forza al campione bolognese nel momento del bisogno. E al traguardo tutti gli atleti sono scoppiati in un enorme pianto liberatorio.
Ha voluto esserci anche il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, che ha dichiarato: «I ragazzi hanno compiuto una vera impresa, portando a termine un'iniziativa meravigliosa voluta fortemente da Alex» . Commosso anche il commissario tecnico della nazionale di paraciclismo, Mario Valentini: «Nella mia carriera da ct ho vinto 99 medaglie, Alex mi ripeteva sempre che voleva regalarmi la centesima. Per me questa staffetta rappresenta la centesima medaglia» . All'arrivo, così come in tutte le tappe precedenti, i paraciclisti sono stati accolti da una marea di appassionati festanti e commossi allo stesso tempo, che hanno voluto sposare questo messaggio per Alex. A guidare la carovana fino alla fine, assieme a Barbara Manni, è stato Pierino Dainese: «Questo traguardo è dedicato ad Alex» , le parole del direttore sportivo. "L'entusiasmo con il quale la gente ci ha accolto dappertutto è la testimonianza di quanto questo campione sia amato e di quanto abbia dato a tutti noi» .
Obiettivo3 è un progetto ideato da Alex Zanardi, patrocinato da Federciclismo e Comitato Paralimpico Italiano, che mira a reclutare, avviare e sostenere persone disabili all'attività sportiva. Gli atleti, ai quali viene affidata l'attrezzatura in comodato d'uso gratuito, entrando nella comunità, oltre alla guida competente dei coach, trovano nei loro compagni punti di riferimento importanti per coltivare questa passione. Nei suoi primi tre anni di attività Obiettivo3 ha reclutato più di 70 atleti, che hanno già partecipato a decine di manifestazioni nazionali e internazionali, raggiungendo risultati notevoli.