Le lettere di Agata Pinnelli
L’Azione Cattolica … in cammino.
Fecondata dalla gioia, la fede e la dedizione.
martedì 9 aprile 2024
22.00
La canosina Maria Selvarolo è la neo Presidente dell'Azione Cattolica Diocesana di Andria. "È difficile descrivere lo stato d'animo con cui ho accolto la nomina a Presidente Diocesana dell'Azione Cattolica pervenutami dal Vescovo Monsignor Luigi Mansi." E' la prima dichiarazione rilasciata da Maria Selvarolo : "Senz'altro, stupore, - continua nelle sue affermazioni - ma anche una sensazione di inadeguatezza e nello stesso tempo onorata: gioia perché l'Azione Cattolica è diventata nel tempo anche la mia famiglia, vivendola intensamente, dandole il mio contributo, proiettata sempre ad approfondirne lo stile identitario associativo per favorirne la conoscenza mettendomi a servizio della Chiesa diocesana… Certamente accanto ad una nuova nomina sorgono timori, sensazioni di inadeguatezza di fronte ad un incarico molto complesso, delicato, impegnativo."
Nonostante ciò, come lei stessa ha dichiarato, ritiene tale nomina un privilegio, impegnativo sì, ma nello stesso tempo mette in moto coraggio e tanta voglia di percorrere in novità di vita un nuovo pezzo di strada associativa diocesana in cui confluisce tutto il suo cuore, la sua intelligenza, il suo servizio solidale. "Oggi, - dichiara Selvarolo – prevalgono l'indifferenza relazionale, il bisogno esasperato della competizione, la conflittualità, quando dobbiamo fare i conti non solo con noi stessi, ma soprattutto con il bene comune , l'alimento di cui il presente ha bisogno di nutrirsi più di ieri". Oggi più che mai non si può trascurare il "noi", simbolo di una comunità vera e solidale, che deve prendere il sopravvento in un mondo dove regna l'indifferenza verso l'altro, perché spinti dal desiderio esasperato di autoaffermazione, competizione, conflittualità tra singoli e gruppi; si sperimenta sempre più la fatica di convergenza, quando si devono prendere delle decisioni per il bene comune .
"Per questo, come Chiesa e come Azione Cattolica, dobbiamo lavorare insieme – come afferma la Presidente neoeletta – affinché ci si educhi al noi, essenziale per vivere una vita in sintonia con il Vangelo, fecondando ogni giorno il senso di responsabilità e corresponsabilità, di appartenenza, di considerarsi parte integrante e non solo spettatori, una realtà quest'ultima che provoca una sensazione di fatica, fallimento, aridità interiore, che ci allontana dalla impronta che Dio ha piantato in ciascuno di noi".
"L'Associazione Cattolica risente dei cambiamenti veloci che la vita ci impone e con cui dobbiamo fare i conti, - conclude la neo Presidente Maria Selvarolo – con chi, fuori e dentro il mondo associativo, vive questo tempo con un pensiero nostalgico del passato. Bisogna cercare di correlare il passato e il presente attraverso una giusta e forte esigenza di rinnovamento; tutto questo deve coniugarsi sapientemente con la specifica identità associativa che non può essere statica, ma dinamica, cioè evolversi senza snaturarsi, riconoscersi dentro il cambiamento, scoprire in sé sempre un grande fermento, una passione sempre nuova verso l'uomo e verso Dio".
La neo Presidente riconosce una forte consapevolezza del lavoro che si accinge a compiere, che già si rivela imponente, abbisognevole del contributo di ciascuno, che sia frutto della propria esperienza, sensibilità, competenza, opinione ed età. Molto bello e significativo è il ruolo di ciascuno che abbraccia e valorizza il ricco patrimonio umano di ogni persona. Questo è ciò che arricchisce il nostro cammino strada facendo.
Nonostante ciò, come lei stessa ha dichiarato, ritiene tale nomina un privilegio, impegnativo sì, ma nello stesso tempo mette in moto coraggio e tanta voglia di percorrere in novità di vita un nuovo pezzo di strada associativa diocesana in cui confluisce tutto il suo cuore, la sua intelligenza, il suo servizio solidale. "Oggi, - dichiara Selvarolo – prevalgono l'indifferenza relazionale, il bisogno esasperato della competizione, la conflittualità, quando dobbiamo fare i conti non solo con noi stessi, ma soprattutto con il bene comune , l'alimento di cui il presente ha bisogno di nutrirsi più di ieri". Oggi più che mai non si può trascurare il "noi", simbolo di una comunità vera e solidale, che deve prendere il sopravvento in un mondo dove regna l'indifferenza verso l'altro, perché spinti dal desiderio esasperato di autoaffermazione, competizione, conflittualità tra singoli e gruppi; si sperimenta sempre più la fatica di convergenza, quando si devono prendere delle decisioni per il bene comune .
"Per questo, come Chiesa e come Azione Cattolica, dobbiamo lavorare insieme – come afferma la Presidente neoeletta – affinché ci si educhi al noi, essenziale per vivere una vita in sintonia con il Vangelo, fecondando ogni giorno il senso di responsabilità e corresponsabilità, di appartenenza, di considerarsi parte integrante e non solo spettatori, una realtà quest'ultima che provoca una sensazione di fatica, fallimento, aridità interiore, che ci allontana dalla impronta che Dio ha piantato in ciascuno di noi".
"L'Associazione Cattolica risente dei cambiamenti veloci che la vita ci impone e con cui dobbiamo fare i conti, - conclude la neo Presidente Maria Selvarolo – con chi, fuori e dentro il mondo associativo, vive questo tempo con un pensiero nostalgico del passato. Bisogna cercare di correlare il passato e il presente attraverso una giusta e forte esigenza di rinnovamento; tutto questo deve coniugarsi sapientemente con la specifica identità associativa che non può essere statica, ma dinamica, cioè evolversi senza snaturarsi, riconoscersi dentro il cambiamento, scoprire in sé sempre un grande fermento, una passione sempre nuova verso l'uomo e verso Dio".
La neo Presidente riconosce una forte consapevolezza del lavoro che si accinge a compiere, che già si rivela imponente, abbisognevole del contributo di ciascuno, che sia frutto della propria esperienza, sensibilità, competenza, opinione ed età. Molto bello e significativo è il ruolo di ciascuno che abbraccia e valorizza il ricco patrimonio umano di ogni persona. Questo è ciò che arricchisce il nostro cammino strada facendo.